Prof. Augusto Lacchè

Scintigrafia Miocardica

Quest’esame si basa sul principio che alcune sostanze radio-attive, dette radionuclidi (tallio, tecnezio), sono captate dal muscolo cardiaco (miocardio), che viene visualizzato da una specifica apparecchiatura (gamma-camera). In caso di infarto del miocardico e di ischemia miocardica transitoria il radionuclide iniettato per via endovenosa non viene captato dalla zona infartuata o ischemica, che quindi appare diversa rispetto alle zone circostanti sane.

La Scintigrafia Miocardica risulta utile quando gli altri esami strumentali non consentono una diagnosi certa di infarto del miocardio (acuto, subacuto, pregresso) (soprattutto l’Ecocardiogramma) o di ischemia miocardica transitoria (sopratutto l’ECG da sforzo). Inoltre la scintigrafia miocardica consente di evidenziare aree di “miocardio ibernato”, le quali non si contraggono a causa dell’ischemia prolungata, ma sono ancora vitali: queste zone di “miocardio vitale” riprenderanno la loro funzione di contrarsi non appena sarà ripristinata la rivascolarizzazione mediante angioplastica coronarica o by-pass aorto-coronarico.